Quando si sente dire questa frase si pensa subito ad una particolare persona dalla quale vanno “I matti”: lo psichiatra/ psicologo/psicoterapeuta… che confusione con tutti questi psi, per forza che si diventa matti! Facciamo un po’ di chiarezza e cerchiamo di capire Chi è?
Intanto diciamo che lo psichiatra è un medico specialista di disturbi mentali gravi, lavora nel reparto di psichiatria di un ospedale, presso il centro di salute mentale o anche privatamente. Essendo un medico può prescrivere psicofarmaci.
Lo psicologo invece è un laureato in psicologia, il suo obiettivo è quello di promuovere il benessere della persona, di curare il disagio sia esso di natura relazionale, sociale, lavorativa e per fare questo lavora attraverso la relazione terapeutica con il paziente. Non essendo un medico non prescrive psicofarmaci.
Lo psicoterapeuta può essere un medico o uno psicologo che si è ulteriormente specializzato, questo professionista si occupa “della cura dell’anima” attraverso gli strumenti psicologici del colloquio e della relazione terapeutica.
Quando è utile andare dallo psicologo/psicoterapeuta?
Può essere utile quando ci si trova in una fase difficile della propria vita, si vivono, come particolarmente pesanti e penosi, problemi in famiglia, in coppia, nell’ambito lavorativo e/o sociale. Anche se ci si continua a curare continuano a ricomparire una serie di disturbi fisici. Si cerca un supporto/sostegno per superare un difficile momento o un trauma.
Quanto dura una terapia psicologica?
La durata è variabile, molti dei nostri malesseri sono dovuti a schemi mentali e relazionali quasi automatici e il cambiare prospettiva non è semplice. Può essere utile definire un numero di incontri entro cui lavorare per risolvere o migliorare una situazione problematica, in questo modo si ha percezione di fare un percorso di cui si conosce la fine.
Cos’è la psicoterapia sistemica relazionale?
E’ un modello terapeutico che parte dall’idea secondo cui ogni contesto può essere considerato un sistema: cioè un insieme di persone interagenti e interdipendenti, unite da legami affettivi e connessi da relazioni. Le relazioni interpersonali esercitano grande influenza sullo stato di benessere o malessere di un individuo; esse si esplicitano anche attraverso la comunicazione e certe modalità comunicative possono contribuire ad alimentare uno stato di disagio con gli altri e con se stessi, in famiglia, in coppia o nei principali contesti sociali di riferimento. Spesso ci ritroviamo a ripetere dei comportamenti inefficaci e penosi, che portano ad una grande sofferenza sia per chi li agisce sia per chi li subisce, tutto ci sembra immutabile, ci sentiamo all’interno di un circolo vizioso. L’idea innovativa del modello sistemico relazionale è che il problema di un membro della famiglia non è visto come isolato, ma inserito nel contesto dei comportamenti dei membri di quella famiglia. L’individuo è considerato una parte del tutto: perciò una persona che soffre, non soffre da sola, ma è inserita in un contesto relazionale a sua volta sofferente. Per comprendere appieno queste dinamiche disfunzionali, questo modello lancia uno sguardo nel passato cercando di connettere il presente al passato e proiettarsi nel futuro. Proprio in ragione dell’attenzione dedicata alle relazioni interpersonali la psicoterapia sistemico relazionale diventa il contesto privilegiato per affrontare le problematiche della famiglia, della coppia e dell’individuo.
Quando è indicata una terapia familiare?
Ogni volta che un membro della famiglia manifesta un disagio o una sofferenza che non rientra più nell’espressione fisiologica di una problematica evolutiva: quando la dieta di una figlia degenera in un disturbo alimentare, quando dietro il silenzio di un figlio si nasconde la droga … ma cosa c’è dietro a questi comportamenti? E’ lecito porsi dei dubbi: è una malattia o un momento davvero difficile della loro vita? Dato che, il più delle volte, queste sofferenze nascono all’interno della famiglia è utile andare a vedere all’origine di queste incomprensioni per poter cercare nuove forme di comprensione all’interno della famiglia. La terapia familiare è particolarmente indicata per trattare le problematiche dell’età evolutiva e dell’adolescenza, in questi casi si convoca tutto il nucleo familiare perché lo scopo del terapeuta è si scoprire “il gioco familiare” che sostiene il sintomo, e per fare questo è necessario il contributo di tutti. Gli incontri familiari avvengono una volta al mese, la scelta di un intervallo lungo tra un incontro e l’altro è dettata dalla necessità di dare il tempo alla famiglia di mettere in pratica dei comportamenti nuovi alternativi a quelli disfunzionali, ma purtroppo ben consolidati. La durata di ogni incontro è piuttosto lunga fino all’ora e mezza. Gli incontri vengono condotti da un’èquipe terapeutica composta da due psicoterapeuti.
Indicazioni:
- cambiamenti esterni relativi al lavoro, alla malattia, eventi previsti e imprevisti pesano sulla famiglia
- un familiare mostra disagio psicologico e/o comportamentale
Quando è indicata la terapia di coppia?
La terapia di coppia è un percorso di psicoterapia finalizzato alla soluzione dei problemi attuali della coppia, alla comprensione ed elaborazione risolutiva del disagio avvertito dai partners. E’ un’esperienza che mira a favorire la possibilità di trovare modalità di ascolto reciproco più funzionali ed espressione dei bisogni personali, al fine di elaborare il significato di conflitti, litigiosità, mancanza di fiducia e intimità, depressione e/o disagio di uno o entrambi i membri della coppia. Attraverso la terapia i membri della coppia possono rendersi conto dei diversi obiettivi e delle diverse idee, per poi riportare al centro dell’attenzione i punti che hanno in comune, rivivendo la loro relazione come fattore di arricchimento e di forza. Anche in questo caso gli incontri avvengono con una cadenza mensile e vengono condotti da una èquipe di psicoterapeuti.
Indicazioni
- nel quotidiano prevalgono litigi e conflitti
- il rapporto si appiattisce e mancano intimità fisica e sessualità
- si arriva a pensare alla separazione
- si sperimentano vissuti di oppressione e/o svalutazione
Quando è utile la terapia sistemica individuale?
- ci si trova in una fase difficile della propria vita
- si vivono problemi sul posto di lavoro, in famiglia, nella rete sociale
- in famiglia ci sono conflitti che non si riescono più a risolvere
- si desidera recuperare una comunicazione positiva tra genitori e figli
- ricompaiono spesso disturbi fisici
- si deve superare un evento grave
- si cercano soluzioni, nuovi punti di vista
Nella terapia sistemica individuale gli incontri hanno una cadenza settimanale o quindicinale, da concordare con il terapeuta. La durata dell’incontro è di un’ ora e normalmente viene condotta da un solo psicoterapeuta. Dato l’idea sottostante che l’individuo è parte di un tutto anche nel lavoro individuale sono previsti degli incontri di allargamento ai familiari significativi (nucleo completo, fratelli, partner…).
Dott.ssa Raffaella Severgnini
psicologa/psicoterapeuta sistemico relazionale (Iscr. Albo regione Veneto n.5649)
riceve su appuntamento a Crema, via xx settembre
cell. 393 1013376