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L'ANGOLO DEI GENITORI
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Dolori Mestruali e Nutrizione |
Una dieta mirata e seguita con rigore durante il periodo mestruale, potrebbe ridurre le conseguenze negative di questo periodo |
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I disordini delle funzioni mestruali possono essere gravosi e qualche volta anche inabilitanti. Fino al 10% delle adolescenti soffre di dolori mestruali severi. In molti casi, non c'e' una spiegazione precisa.
Per alcune donne, il dolore, o dismennorea, è un sintomo di endometriosi (una condizione nella quale le cellule che normalmente si trovano di fianco all'utero finiscono nella cavità addominale), adenomiosi (l'esistenza di gruppi di cellule uterine nella parete profonda del muscolo uterino), o fibroidi (la presenza di cellule del muscolo cresciute in misura eccessiva nelle pareti dell'utero), o altre condizioni.
La sindrome premestruale, invece, include sintomi a livello psicologico, come sbalzi di umore, tensione, irritabilità, e sintomi fisici come la ritenzione idrica.
Secondo diversi studi, alcuni fattori nutrizionali parrebbero avere un ruolo molto importante nel fronteggiare i dolori mestruali.
Ridurre notevolmente l’apporto di grassi dalla propria dieta, soprattutto quelli animali, per esempio, contrasta i dolori legati al ciclo mestruale, perchè un minor apporto di grassi ha il benefico effetto di diminuire la quantità di estrogeni nel sangue. Il regime alimentare condotto influisce, quindi, almeno per alcuni individui, anche a livello ormonale.
Secondo la nostra esperienza la dieta deve essere seguita attentamente perchè funzioni. Questo vuol dire evitare del tutto prodotti animali, incluso latte e uova. Inoltre, si devono tenere al minimo l'uso di grassi vegetali. Anche se l'olio di oliva e il burro di arachidi sono meglio del grasso contenuto in pollo e manzo per contenuto di colesterolo, è l'effetto degli ormoni su cui focalizziamo le nostre preoccupazioni in questi studi e, tutti i grassi, siano essi vegetali o animali, devono essere evitati, perchè causano la crescita degli estrogeni nel nostro corpo. Quindi, non solo bisogna evitare i grassi animali, ma anche condimenti troppo oleosi, patatine fritte, burro, margarine, oli di cottura e strutti vegetali.
Questo e' chiaramente un grosso cambiamento dietetico.
Comunque, provare vi dimostrerà se questo cambiamento funziona per voi. Gli effetti si sono visti già dopo il primo e secondo mese. E' anche una maniera per perdere peso senza dover contare le calorie. Alcuni dei pazienti hanno notato che altri problemi, come le emicranie, sono meno comuni con questo regime alimentare.
Articolo tratto da: Automedicazione
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11/08/2012
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