Una nuova casa editrice ha ideato dei libri innovativi, scritti in simboli e dedicati a tutti i bambini in età prescolare, con un'attenzione particolare ai piccoli che presentano difficoltà di linguaggio e comunicazione.
Il primo approccio alla lettura da parte del bambino avviene soprattutto attraverso l'ascolto e la rielaborazione delle immagini. Il simbolo, grazie alla semplicità dell'elemento grafico che lo contraddistingue, è di facile lettura e consente al bambino in un primo momento di comprendere con più facilità i contenuti della storia che gli viene letta dall'adulto e, in una seconda fase di ricostruirla in autonomia. Fino a quando il bambino non avrà le competenze necessarie per decodificare la parola scritta attraverso la capacità di leggere, potrà utilizzare il simbolo come aiuto per comprendere meglio il significato delle parole che ascolta.
Il nome della casa editrice è Fabella edizioni, una piccola realtà che lavora con il contributo scientifico del Servizio Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa del Policlinico di Milano. Il primo libro si intitola: “ Amici per la buccia” ed è scritto interamente in simboli PCS (Picture Communication Symbols ©1981-2010 DynaVox Mayer-Johnson).
Il format rende il libro accessibile soprattutto a bambini con difficoltà cognitive e di comunicazione per i quali è stata pensata anche una struttura del libro adatta a diverse esigenze: rilegatura a spirale, pagine cartonate e plastificate, formato maneggevole.
Il testo, caratterizzato da poche righe per pagina, da frasi brevi e da una semplice sintassi rende il libro adatto anche ai bambini stranieri per i quali l'italiano scritto rappresenta ancora una difficoltà e per i quali il simbolo costituisce un mediatore tra le due lingue.
Fabella edizioni lancia così la proposta di una nuova metodologia di lettura in grado di raggiungere bambini con esigenze diverse e ponendosi un grande obiettivo di integrazione: non creare libri speciali per bambini speciali ma libri “per tutti i bambini” nel rispetto delle diversità e garantendo un'uguaglianza di opportunità.
AMICI PER LA BUCCIA
Simone il limone è un fruttino ancora acerbo.
Il suo cattivo comportamento ha causato l’allontanamento di un amico ma, grazie all’aiuto di chi gli vuole bene, capirà quanto sia importante fare pace e tornare a giocare insieme. Simone adesso è un fruttino un po’ più maturo e sicuramente più felice.
“Amici per la buccia” è il primo libro interamente scritto in simboli PCS pubblicato da Fabella Edizioni e curato con il contributo scientifico del Centro Sovrazonale di Comunicazione Aumentativa del Policlinico di Milano.
I protagonisti del racconto sono quattro frutti magici, nati da un magico albero ma con caratteristiche tipiche dell'essere umano e in grado di provare sentimenti forti ed autentici.
Si presentano alcune delle esperienze che i bambini vivono già quotidianamente: lo scherno e il litigio come elementi negativi ai quali bisogna sempre porre rimedio. Il litigio è infatti considerato come un passaggio che porta ad un'embrionale capacità empatica, capacità cioè di mettersi nei panni dell'altro, cercando di capirne la sua sofferenza.
L'amicizia che lega i protagonisti è molto forte. E' un valore molto importante nel quale crede anche Evelina, l'unica protagonista “non magica” che offre il suo contributo al buon esito della storia.
I buoni sentimenti prevalgono grazie alla capacità di perdonare chi si vuole bene.