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IL BAMBINO
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Il pediatra dei nostri sogni č...americano! |
Non servono tanti testi per conoscere le regole base di una maternitā tranquilla, ne basta uno, quello giusto .... |
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Per cominciare questa nuova crescibimbo-avventura, ho pensato di proporvi qualche suggerimento del pediatra ‘più in voga’ tra le mamme di tutto il mondo: il dott. Berry Brazelton.
La generazione dei trent’enni d’oggi è diventata ‘grande’ grazie ai saggi suggerimenti del dott. Spock, mitico consigliere delle mamme anni ’70, oggi considerato un po’ ‘demodè’ perché molto medico ma poco psicoterapeuta.
Nella modernità del 21° secolo ogni mamma sogna uno specialista un po’ psicologo per il proprio bèbè e per se stessa. Tutto questo e molto di più è Brazelton, professore di pediatria alla Harvard Medical School di Boston dove ha fondato un’illustre unità di ricerca didattica sullo sviluppo infantile e autore di più di 30 pubblicazioni tra cui la ‘bibbia’ dell’infanzia “Il Bambino: da zero a tre anni”.
Nel testo il medico spiega per punti (metodo Touchpoints) l’andamento evolutivo del bimbo mese per mese, e poi di trimestre in trimestre. Il criterio di classificazione velocizza la lettura, dunque anche una neomamma che i primi tempi non ricorda l’esistenza della parola scritta, perché non ha né il tempo né la lucidità per leggerla, può scorrere al volo le poche pagine dedicate all’età del proprio cucciolo.
Sono così ricche di informazioni che hanno il potere di tranquillizzare l’affannato animo materno spiegando in poche parole quelli che a una puerpera sembrano misteri indecifrabili.
E’ incredibile come è tutto più facile quando si sa che se il proprio neonato è ipersensibile (soprattutto nel primo mese di vita) con pochi accorgimenti è possibile ‘insegnargli’ a dominare la proprie emozioni. A questi cuccioli vanno riservate attenzioni speciali quali: cameretta con luci soffuse, toni bassi, sollecitazioni tattili delicate e, soprattutto, uno stimolo per volta. Anche solo l’essere abbracciati può essere stressante, basta saperlo per evitare di eccitarli associando all’abbraccio anche la voce, il suono di un sonaglio o il cullamento. Una cosa per volta, con cautela, pazienza e tanta serenità porteranno il piccolo a diventare piano piano avido di attenzioni e perciò più consapevolmente reattivo. Altra ‘chicca’ è il capitolo sul ‘periodo irritabile’ del bimbo, previsto tra la terza e la dodicesima settimana, quando, a fine giornata, è inevitabile che il neonato ponga i genitori di fronte a uno degli ostacoli più difficili da superare. Il pianto ininterrotto, anche per ore. E, udite udite, solo in pochi casi si tratta di vere ‘coliche’, per la maggior parte dei bimbi l’agitazione è dovuta al proprio sistema nervoso, non ancora maturo, che va in tilt. L’invito del pediatra è sempre quello di affrontare la questione con calma, lasciando ‘sbollire’ il neonato da solo a ritmo di 15 minuti per volta, intervenendo poi con diverse tecniche per fargli eliminare l’aria assorbita con il pianto ininterrotto. Si nota che la ripetitività dei comportamenti dei genitori, attentamente studiati, è sempre la migliore formula di successo per un piccolo che non ama le sorprese e le sollecitazioni non richieste!
E così via, ampie sono le descrizioni delle potenzialità e dei limiti di bimbi di 4/5 mesi, diventati ora ‘un unico elemento’ con i loro genitori (alimentazione, dentizione, sonno, comunicazione, apprendimento..), i sette mesi del ‘bimbo al centro del mondo’, l’eccitazione delle prime competenze motorie a nove mesi, i primi passi a un anno e il negativismo dei 18 mesi.
Infine ecco le prime sicurezze, le frasi, il sonno, l’uso del vasino e l’alimentazione dei due anni nonchè la ritrovata tranquillità, la fantasia, le paure, le relazioni tra pari e l’intenso sviluppo cognitivo del terzo anno.
E’ tempo di spiccare il volo !
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26/05/2007
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