http://www.pangeaonlus.org/natale/
Perché la donna che diventa consapevole dei propri diritti, acquistando autostima e autonomia economica,
che sia in Italia o in Afghanistan, è una donna che renderà il mondo migliore.
Per tutti noi.
Una mamma, un bambino appena nato, una vita che comincia: questo è Natale. Fondazione Pangea vuole festeggiarlo garantendo un futuro di dignità e diritti a una donna di Kabul e ai suoi figli costruendo una nuova Casa Pangea a Kabul. Nel giugno del 2012 Fondazione Pangea apre la prima Casa Pangea, che oggi, accoglie 50 bambini e 400 donne. “Questa casa non basta già più. Ce ne vuole un’altra!!!” grida al telefono Naheed, direttrice dei progetti di Fondazione Pangea in Afghanistan. “Dobbiamo poter accogliere altre donne che vogliono cambiare vita, così come è accaduto a quelle con cui abbiamo iniziato a lavorare!!!” continua Naheed. “Abbiamo promesso a ognuna di loro che ce l’avremmo fatta! Entro questo Natale vorremmo mantenere la promessa: dare la stessa opportunità alle 110 donne e ai loro bambini, che sono state selezionate dal nostro staff afghano e che stanno aspettando con ansia di poter entrare a far parte di questo grande progetto e uscire dalla povertà” dichiara Luca Lo Presti, presidente di Fondazione Pangea. “MANTENIAMO INSIEME LA PROMESSA: COSTRUISCI CON NOI UNA NUOVA CASA PANGEA PER DARE UN FUTURO DI DIGNITA’ E DIRITTI ALLE DONNE DI KABUL. Già a gennaio vorremmo andare a Kabul e accompagnare le nuove beneficiarie all’interno della Casa” conclude Lo Presti.
Casa Pangea è un luogo dove le donne possono riconquistare ciò che è stato loro tolto: l’istruzione, la consapevolezza della propria dignità, la capacità di prendere decisioni, la cura della propria salute e di quella dei propri figli. Possono imparare un mestiere e infine accedere a piccoli prestiti (microcredito) con cui mettere a frutto ciò che ora sanno fare. E disporre di un luogo sicuro e protetto dove portare i loro bambini, perché anche loro abbiano un punto di riferimento sicuro dove poter imparare, giocare, essere assistiti e curati nei primi cruciali anni di vita.
Per diventare parte di questo progetto hai due opportunità:
· scegliere tra i regali solidali proposti da Fondazione Pangea in occasione del Natale (http://www.pangeaonlus.org/natale/). In cambio chi dona, riceve un regalo: una favola bellissima ed emozionante (cartacea e audio), che racconta, attraverso gli occhi di una bambina di Kabul, la nascita di Casa Pangea e il certificato del suo gesto di solidarietà da consegnare al destinatario del regalo.
I regali solidali:
15 euro: corso professionale per una mamma, 25 euro: 1 anno di momenti educativi e di gioco all’interno di Casa Pangea per una bambina o bambino, 40 euro: corso di alfabetizzazione, calcolo, igiene, sanità e salute riproduttiva per una mamma, 80 euro: ecografia e controlli prenatali, 300 euro: adozione di una mamma per un anno (con meno di 1 Euro al giorno si garantisce a una donna il percorso completo di emancipazione: alfabetizzazione, formazione professionale, educazione e assistenza igienico sanitaria per sé e i propri bambini, un anno di microcredito per avviare un’attività con cui mantenere la famiglia).
· Oppure preferire “Afghanistan a volto scoperto – La rivoluzione silenziosa delle donne” il libro fotografico (140 pagine, a colori, formato orizzontale 33 x 22 cm) realizzato in collaborazione con il famoso fotoreporter Ugo Panella, che da anni accompagna Pangea nei suoi viaggi in Afghanistan. Al di là dell’altissima qualità fotografica delle immagini, Panella ha saputo dare voce alle tante realtà dimenticate di questo Paese, che molti conoscono solo per le sue bombe e le sue tragedie umane. Il libro è reperibile a fronte di una donazione di 30 Euro sul sito www.pangeaonlus.org o telefonando allo 02/733 202. Un’altra bella idea regalo per questo Natale.
Il libro racconta e denuncia cosa significa essere donna in Afghanistan - Ogni donna rappresenta un moltiplicatore di pace e benessere nella comunità in cui vive. Troppo spesso, però essere donna significa essere privata dei propri diritti e vittima di situazioni politiche instabili, di precetti religiosi e di pregiudizi sociali. Come in Afghanistan, dove vediamo le donne affrontare la povertà, la perdita di mariti e fratelli. Le vediamo perdere i figli, per le complicanze del parto o per malattie che a noi appaiono banali, o a causa di una guerra che ormai dura da trent’anni.
E poi combattono un’altra battaglia, quotidiana e silenziosa: quella contro la negazione dei loro diritti, le imposizioni religiose, una cultura patriarcale opprimente.
Per informazioni o interviste:
Marina Tomacelli 347/5862040
Email: m.tomacelli@pangeaonlus.org
Fondazione Pangea Onlus
www.pangeaonlus.org
Telefono 02-733202
per donazioni e sostegni: CC Postale 36682953