Il ministero della Salute avverte che è meglio arrivare preparati, pare infatti che la nuova influenza sia alle porte. Le raccomandazioni per la prevenzione del virus stagionale e per la vaccinazione sono già state diffuse presso gli organismi competenti e la campagna di profilassi partirà a ottobre. Si comincia dai soggetti considerati a rischio, come anziani e malati cronici, e dagli operatori dei settori sanitario e sociale. Queste persone hanno la priorità e saranno vaccinate gratuitamente. Ecco il vademecum del dott. Fabrizio Pregliasco, virologo del Dipartimento di salute pubblica, microbiologia e virologia dell'Università degli studi di Milano.
Dott. Pregliasco, è già ora di correre a farsi vaccinare?
"Quest'anno si è deciso di essere ancora più cauti e di anticipare la pianificazione della vaccinazione. Dal primo ottobre le Asl diffonderanno gradualmente sul territorio le indicazioni precise sui tempi. Consiglio comunque di non andare direttamente all'ambulatorio, ma di informarsi prima presso l'Asl stessa o dal medico di famiglia".
Chi deve fare il vaccino?
"Il vaccino è utile a tutti, ma è raccomandato alle persone fragili, come gli anziani e gli altri soggetti considerati a rischio per il loro stato di salute".
Quando arriverà la nuova influenza?
"Per quello che si può prevedere oggi, dobbiamo aspettarci un inizio anticipato dell'influenza di quest'anno. Il picco sarà verso Natale, ma i primi casi arriveranno già tra fine ottobre e primi di novembre".
Che tipo di virus sarà?
"Sarà il risultato della combinazione di tre virus, due di origine australiana più l'ormai celebre H1N1, che persiste, ma è che è passato da virus ‘pandemico' a virus ‘stagionale'".
Che effetti avrà?
"Entro marzo 2011 avrà costretto a letto tra i 2 e i 5 milioni di italiani. Sarà di intensità media, ma comunque fastidiosa e da curare in modo appropriato. Il virus cambia ogni anno, ma i sintomi distintivi sono gli stessi: inizio brusco con febbre alta, dolori muscolari e sintomi respiratori. Se si presentano tutti insieme, si tratta di vera influenza, se invece si manifestano isolati o associati ad altri, potremmo essere di fonte a una cosiddetta sindrome para-influenzale".
A cura di Cristina Bassi
tratto da www.humanitasalute.it