Expo 2015 sarà l’evento dedicato all’Alimentazione che l’Italia ospiterà nella città di Milano e avrà una durata di circa 6 mesi (Maggio-Ottobre 2015); mesi nei quali si susseguiranno visitatori provenienti da ogni parte del mondo.
Mancano circa 450 giorni all’inizio ufficiale, e ad oggi 142 Paesi hanno confermato la loro presenza; nonostante possa sembrare un evento ancora lontano, sbirciando in internet si scopre che già da tempo Enti, Università, Fondazioni, organizzano incontri di sensibilizzazione in previsione di questa grande manifestazione.
Consultando il sito “www.expo2015.org” potrete accedere a molte informazioni e curiosità: vedere in anteprima il progetto del Padiglione Italia (una “foresta urbana”), il logo che ci rappresenterà (un logo che sottolinea l'unità e la varietà dell'Italia) e a giorni verrà reso noto il nome della Mascotte Expo Milano 2015 (un volto “in stile Arcimboldo”) e degli undici personaggi che la compongono: Anguria, Arancia, Banana, Fico, Mais Blu, Mango, Mela, Melograno, Pera, Rapanelli e Aglio.
Non sono una giornalista e nemmeno un’esperta in esposizioni, sono semplicemente una persona curiosa, che grazie alla professione di Dietista, e al mio percorso di studi, ha avuto modo di avvicinarsi in anticipo alle tematiche che verranno sviscerate in Expo 2015.
Quindi mi chiedo:
- i cremaschi approfitteranno della posizione strategica (rispetto a chi dovrà pianificare un viaggio importante per raggiungere Milano), per lasciarsi coinvolgere e stimolare da un evento universale che avrà per protagonista il cibo?
- I visitatori riusciranno a percepire la vera “essenza” di Expo?
Ho pensato che potesse esser utile presentarvi una sintesi della Guida del Tema Expo, arricchendola con altri contenuti e mie considerazioni, nella speranza di suscitare la vostra curiosità:
- “L’essenza di Expo 2015” che approfondiremo oggi;
- “Cibo sostenibile per un mondo equo” di cui parleremo settimana prossima;
- “Le Buone Pratiche” come conclusione.
Il termine “Expo” definisce una Esposizione Universale: si tratta di una manifestazione che viene organizzata ogni 5 anni (dalla nazione che ha vinto una gara di candidatura), che prevede padiglioni, itinerari tematici e un palinsesto di eventi che si svolgeranno in diversi luoghi della città.
Molti di noi ricordano alcune Esposizioni del passato per la costruzione di infrastrutture, che sono diventate in tanti casi il simbolo e il lascito di tale evento, possiamo a questo proposito citare: a Parigi la Torre Eiffel (anno 1889), a Milano l'Acquario Civico (anno 1906).
La concezione delle Esposizioni negli ultimi anni è notevolmente cambiata, rispetto a quelle iniziali, non si tende più ad enfatizzare la monumentalità dei manufatti architettonici, e al centro dell’attenzione non vi sono più solo le nuove invenzioni tecnologiche e scientifiche, le nuove tematiche riguardano: il pianeta, l’acqua, la città, il cibo.
Ne è un esempio l’ultima Esposizione, che è stata ospitata in Cina, nella città di Shanghai, nell’anno 2010: “Better City, Better Life”(Città Migliore per una Vita Migliore).
Ritengo necessario sottolineare il fatto che non si tratta di una grande fiera, il rischio è quello di concepire l’Expo come una semplice vetrina di esposizione delle eccellenze di ogni paese; in realtà si tratta di un evento di natura non commerciale: “manifestazione che, a prescindere dalla sua denominazione, ha uno scopo principalmente educativo verso il pubblico”.
L’Esposizione sarà l’occasione per un confronto mondiale su questioni che hanno delle ripercussioni in ogni angolo della terra; attraverso il confronto e il dialogo, l’obiettivo sarà quello di mettere in discussione la vecchia concezione di progresso per porre al centro di ogni questione la persona: il visitatore sarà incentivato a chiedersi cosa nel suo piccolo può fare per il bene dell’umanità e del pianeta, mettendo in discussione il proprio stile di vita.
Il titolo scelto “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” pone al centro dell’attenzione non solo il nutrimento dell’uomo ma anche quello del pianeta in cui esso vive, ovvero l’origine stessa del cibo dell’uomo: dopo averci nutrito per millenni, il pianeta Terra ha bisogno di nutrimento, fatto soprattutto di rispetto e atteggiamenti sostenibili.
Storia dell’Uomo, storie di cibo!
La storia dell’uomo sulla terra è storia del suo rapporto con l’ambiente e con la natura, di cui esso stesso è parte, ma anche artefice e consapevole o involontario trasformatore.
L’elegante scandirsi dei vigneti sui crinali delle colline, i mulini che sfruttano il moto delle acque fluviali, i campi di riso che si estendono a perdita d’occhio, in tutto il pianeta i segni del lavoro dell’uomo per rendere la natura più ricca e ospitale hanno tramutato il paesaggio e l’hanno reso più accogliente e produttivo per la vita della specie.
La deforestazione, la desertificazione, le tonnellate di petrolio riversate in mare, sono altrettanti segni del passaggio dell’uomo, che hanno trasformato la natura in maniera violenta e a volte irreversibile.
La storia dell’uomo è anche storia dell’evoluzione della sua capacità di produrre cibo lungo il percorso che va dalla natura più selvaggia, da cui ha saputo distinguere i semi buoni dai frutti velenosi, gli animali da allevare e quelli da temere, evolvendo gradualmente fino alle eccellenze tecnologiche odierne nella conservazione e produzione industriale dei cibi in scatola, surgelati, sottovuoto, etc..
Dagli equilibri futuri di questo rapporto tra Uomo e Natura dipende la sopravvivenza della vita sul pianeta, ed Expo Milano 2015 sarà banco di prova per validare la ricerca dell’uomo in questa direzione.
“Abbi cura della Terra e dell’Acqua, non ci sono state donate dai nostri padri, ma prestate dai nostri figli”
Con queste parole i pastori nomadi del Kenya tramandano da secoli l'amore e il rispetto per la splendida natura che li circonda.
Elena Piovanelli, dietista
www.dietistapiovanelli.com