Come buona parte delle famiglie che conosco, anche noi siamo andati nel bosco a cercare le castagne. Tornati a casa, stanchi e soddisfatti, abbiamo messo a bollire metà del bottino, con l’obiettivo di fare la nostra torta d’autunno, che negli ultimi anni è diventata una tradizione di famiglia per la prima colazione (perché è “inzuppabile”). Non è una preparazione d’alta pasticceria, ma si basa su un semplice dato di fatto: che castagne e cacao vanno sempre d’accordo.
Già mi prefiguravo di passare un’ora in cucina, tutta sola – povera Cenerella! – a tagliare le castagne lesse a una a una, per poi svuotarle col cucchiaino… quando ecco che, come per magia, appare il mio inaspettato topino che dice: “Mamma, posso farlo anch’io? È divertente.”
La ricetta (a occhio e croce):
3 tazze di polpa di castagne (lessate, tagliate a metà e svuotate)
1 tazza di farina
2 cucchiai di cacao amaro
2 tazze di zucchero (io uso quello di canna)
1 bustina di lievito per dolci
3 uova
1 pizzico di sale
150 g di burro
latte, quando basta per rendere il tutto un po’ fluido (consistenza purè, diciamo)
Dopo, per la copertura: una tavoletta di cioccolato
Le castagne vanno un po’ sbriciolate. Poi si mescola tutto (escluso il cioccolato) e s’inforna, possibilmente in una teglia antiaderente, a 200 gradi per circa 30-40 minuti... questi almeno sono i tempi del mio forno. Quando la torta è cotta e raffreddata, si scioglie il cioccolato a bagnomaria e lo si spalma in superficie con una spatola: raffreddandosi, s’indurirà, formando una sottile crosta croccante.
Di Federica Buglioni
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