Molti genitori di oggi sono stati bimbi del Montessori e ora scelgono convinti per i propri figli questa struttura. Un asilo speciale, capace di ospitare fino a 170 bambini divisi in sei classi e per questo ben organizzato grazie al supporto di diverse insegnanti, ausiliarie, ma anche dei bambini stessi, responsabilizzati e coinvolti nella gestione quotidiana, in collaborazione e in condivisione reciproca.
Per conoscere meglio questa realtà intervistiamo la direttrice, Emilia Caravaggio, e a lei chiediamo come prima curiosità:
"Il metodo Montessori (*vedi in fondo al testo una spiegazione) è tutt'ora utilizzato come impostazione educativa dalle maestre?"
Il nostro asilo è denominato 'Casa dei Bambini' perchè è strutturato e impostato psicologicamente a misura di bimbo.
In passato molte insegnanti avevano una formazione prettamente Montessoriana.
Le attuali sei maestre** (più tre insegnanti di supporto che ruotano) non hanno questa specifica impostazione al cento per cento, però tutte hanno tanti anni di esperienza alle spalle e hanno conosciuto, nonchè imparato, il metodo Montessori dalla direttrice precedente.
Si può dunque dire che oggi utilizziamo un’impostazione mista, ma che l'impronta di Maria Montessori (ideatrice del metodo) è ancora ben presente nella nostra struttura.
Concretamente ci può fare qualche esempio?
Montessori è prima di tutto l’impostazione dell’arredamento in classe. Quattro sono gli angoli che ogni sezione ha impostato per permettere ai bimbi di scegliere l’attività che preferiscono: l’angolo della cucina, quello dei travestimenti, l’angolo morbido e quello della lettura.
Un riflesso lo si nota anche nella preparazione della tavola per il pranzo. Tutti i bimbi sono coinvolti: chi fa il cameriere, chi fa il dispensiere. Apparecchiano, sparecchiano, consumano il pasto tutti insieme in piccoli gruppi nella propria classe con la maestra, e gestiscono l’impostazione e i tempi in autonomia, con senso di responsabilità.
Montessori significa anche coinvolgere tutte e tre le età dei bimbi nelle attività, rispettando le inclinazioni e le capacità personali.
Infine ci sono degli spazi gioco con i telai Montessoriani che sviluppano l’attività manuale, così come gli ‘incastri’ e le ‘piastrelle’, che stimolano la logica e il senso della matematica e della geometria, nonché la creatività del bimbo che è invitato a esprimersi al meglio interpretando le forme che gli proponiamo.
Tanto di Maria Montessori è rimasto, ma con elasticità e buon senso, sono state abbandonate tutte le indicazioni che imponevano rigidità ed eccessiva disciplina. Regole sì, ma solo di convivenza e reciproco rispetto, per il resto spazio all’espressione personale e allo sviluppo dei propri talenti.
Come sono impostate le vostre giornate?
L’apertura dell’asilo è dalle 7.30 alle 18. Dalle 7.30 alle 8.30 c’è il servizio di pre-scuola, dalle 8.30 alle 9.30 c’è l’accoglienza.
Dalle 9.30 alle 11.15, dopo la conversazione in cerchio, vengono impostate diverse attività didattiche: grafico-pittoriche, plastico-manipolative, giochi strutturati, utilizzo dei vari angoli della classe.
Alle 11.15 si inizia la preparazione delle tavole fino alle 11.45 e il pranzo viene servito dalle 12 alle 13.
Il menù è indicato dall’ASL ma i piatti sono realizzati direttamente in cucina dalla nostra cuoca (questo permette di rispettare diete particolari o ‘repulsioni’ di certi cibi che facciamo ‘certificare’ dal genitore).
Nel frattempo le inservienti ASA (un titolo che le abilita a rapportarsi ai bimbi) accompagnano a turno i bambini in bagno educandoli all’igiene. Lo stesso servizio avviene quando un bimbo chiede di andare in bagno autonomamente. In questo modo la maestra non lascia mai la classe.
Dalle 13 alle 14 c’è il momento di gioco libero. Quando il clima è buono si gioca tutti nel nostro grande giardino, quando non è possibile abbiamo distribuito giocattoli di tutti i tipi sia in corridoio che nel nostro grande salone.
Accanto alle attività didattiche del mattino i bimbi seguono anche dei corsi con professionisti esterni (fotografia, musica, psicomotricità relazionale, inglese, mosaico con piastrelle e giardinaggio nel nostro orto) che si alternano durante l’anno. Queste sono iniziative ideate e supportate anche economicamente sia dai genitori che dagli insegnanti che fanno parte ‘dell’Associazione Amici del Montessori’.
Nel pomeriggio infine riprendono le attività iniziate al mattino e alle 15.30 si fa merenda (acqua e pane) e alle 16.30, io come direttrice, chiamo tutti i bimbi al microfono e controllo la consegna al genitore.
Dalle 16.30 alle 18 parte il post-orario, per i bimbi che hanno chiesto questo servizio al momento dell’iscrizione.
Per quanto riguarda i piccoli, come organizzate l’inserimento a tre anni?
Verso il 20 agosto contattiamo il genitore per un colloquio con l’insegnante e poi ai primi di settembre organizziamo una ‘giornata aperta’, in cui i bimbi vengono con i genitori per vedere la struttura e studiare gli spazi, anche all’interno della propria sezione.
Poi i primi tre giorni dell’asilo vengono dedicati ai mezzani e ai grandi e a seguire i più piccoli arrivano ‘scaglionati’ in accordo con l’insegnante nei giorni successivi.
Questi bimbi trascorreranno circa quindici giorni (a volte anche di più a seconda delle esigenze) di ‘ambientamento’ uscendo alle 13.30 (da quest'anno si può anche scegliere di venire a prendere il bimbo alle 13.30 tutto l'anno, ma bisogna indicarlo al momento dell'Iscrizione). Il genitore può fermarsi al mattino dalle 8.30 alle 9.30 per aiutare il bimbo a inserirsi finché vuole, ma dalle 9.30 alle 13.30 deve lasciarlo all’insegnante fin dal primo giorno. A questo punto anche i bimbi grandi aiutano la maestra nel coinvolgimento del piccolo proprio perché già preparati a questo ruolo di responsabilizzazione.
Durante l’anno avete anche dei momenti dedicati ai genitori?
Certamente. Si parte con la ‘castagnata’ in giardino. In autunno si coinvolgono genitori e nonni nell’utilizzo della ‘macchina per le castagne’ che abbiamo in dotazione, si distribuiscono poi le castagne in coni di carta a tutti i presenti. Un bell’evento studiato per conoscersi, corredato da giocattoli per maschi e femmine impacchettati di rosa e di azzurro, e numerati per garantire a ogni bimbo un dono ricordo.
La festa di Natale si svolge con una piccola recita nel nostro salone (ogni bimbo ha solo due biglietti invito per i parenti a causa dello spazio ridotto) e alla fine dell’anno ci sarà un’altra recita che riassume il tema del programma annuale ed è anche l’occasione per consegnare i diplomi ai bimbi di sei anni che lasciano l’asilo.
Avete un programma che coinvolge anche i bambini stranieri?
I programmi di condivisione che seguiamo durante l’anno sono studiati per rispettare le singole peculiarità, così come per aiutarli a giocare e vivere in comunità comprendendosi e comunicando tra loro.
Per questo la suddivisione dei bimbi stranieri è equa in tutte le classi e la maestra si impegna a conoscerli bene fin dall’inizio, per favorirne l’integrazione al pari degli altri.
Albachiara
** I nomi delle maestre titolari sono: Mariangela Carelli Piloni, Ernestina ..., Clara Galmozzi, Elvira Guerini, Angela Patrini e Annalisa Radice.
* COS'E' IL METODO MONTESSORI: L’insegnante montessoriano opera con la fondata speranza che ogni individuo è chiamato dalla natura a realizzare la propria evoluzione psichica, secondo un disegno da essa preordinato, purché egli viva in un ambiente adatto alle forme del suo lavoro. L’insegnante allora non giudica i risultati conseguiti dal bambino, ma le cause che ne impediscono o ritardano l’ascesa provvedendo ad osservarle e capirle e a modificare le circostanze che ostacolano il normale sviluppo. Per questo motivo egli non ha un centro e una periferia nella classe ed è contemporaneamente assente e presente: è vicino al bambino che richiede la sua presenza, gli siede accanto con una piccola sedia, gli parla dolcemente e brevemente, senza sovrastare il bambino con il corpo e la parola adulti. Aiuta senza interrompere e correggere, e questo aiuto è dato senza disturbare il lavoro e la concentrazione degli altri bambini.
Il materiale Montessori è il capitolo centrale del metodo e rende l’insegnante stessa una figura di contatto e di mediazione. Il materiale è, per così dire, un eserciziario dello spirito, in quanto il bambino vi esercita la propria sensorialità ed intelligenza, liberamente attirato dalle segrete informazioni e dalle inesplorate soluzioni che esso racchiude. Penetrando il materiale strutturato i bambini si rendono conto di come operano, pensano, adottano ipotesi, congetture e soluzioni, di come classificano, risolvono problemi e modificano le proprie rappresentazioni mentali. In questo senso il materiale Montessori ha una valenza metacognitiva pressoché assente in altri materiali e tecniche di apprendimento. Non solo, ma i bambini sono consapevoli di costruire la propria conoscenza, integrano le informazioni nuove a quelle già possedute, esplorano e scelgono le strategie, anche alternative, per impadronirsi di una nozione, di una operazione matematica, di un testo anche poetico. Poiché il loro lavoro è intimamente personale, essi esperimentano e conquistano il sentimento della propria autonomia e identità.
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