Cosa si trova Al di là degli oceani? Spazi sconosciuti e irraggiungibili, nuovi oceani forse, e popolazioni strane e mai viste. Il laboratorio del Museo della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci fa leva sull’immaginazione dei bambini, sulla voglia di avventura e di scoprire luoghi lontani…
Il cuore del progetto Al di là degli oceani, che riapre al pubblico dopo alcuni necessari rinnovamenti, è la ricostruzione della Trinidad, la nave ammiraglia di Ferdinando Magellano, con la quale nel 1520 è stato compiuto per la prima volta il giro del mondo. Non si deve pensare però a una ricostruzione filologica della nave, ma piuttosto una rivisitazione della stessa, dove elementi realistici, come la forma, le dimensioni o il timone, si inseriscono su una struttura in acciaio che la rende sicura. L’impatto emotivo è assicurato da alcuni elementi evocativi, come il cielo notturno con le costellazioni, i rumori del mare, del vento e degli uccelli, i cigolii dello scafo e gli attori-animatori che ripercorrono un viaggio epico rivivendone l’atmosfera e il fascino. I visitatori si trasformano nell’equipaggio della nave e sono coinvolti nelle operazioni di navigazione.
Al di là degli oceani è stato donato dall’Istituto Geografico De Agostini al Museo nel 2003 in ricordo di Cristina Drago che per anni ha svolto il ruolo di responsabile editoriale dei libri per ragazzi.
Il Museo si trova in via San Vittore 21, tel. 02 48555372, www.museoscienza.org
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Per i bambini e gli adulti il Museo è una grande opportunità per divertirsi, emozionarsi e imparare insieme.
Esperimenti e performance nei laboratori interattivi durante i fine settimana vi invitano a provare la scienza in prima persona, costruendo robot, creando bolle di sapone, facendo esperimenti con il colore o scoprendo le collezioni con animazioni teatrali
mostra
Oggetti unici, familiari, misteriosi o scientificamente importanti tornano alla luce da collezioni a lungo non esposte. Un ritorno al passato per non dimenticare quelle piccole grandi invenzioni che ci hanno cambiato la vita. E per scoprire come i nostri ricordi sono legati agli oggetti e al lavoro del Museo.
Tutti i giorni fino alla chiusura del museo.