Ora la matematica diventa un gioco da ragazzi! Grazie a Vannini Editrice che ha progettato in collaborazione con il Centro studi matematita dell’Università degli Studi di Milano il nuovo gioco educativo in scatola “Mettiti in gioco con … la Matematica”.
Il Centro matematita adotta un approccio informale alla materia, promuovendo nuove soluzioni per la comunicazione e l’apprendimento della disciplina scientifica.
Il fine principale è quello di riconoscere la matematica nella vita di ogni giorno, rendendola visibile. Questo importante obiettivo è riproposto in modo divertente nel gioco in scatola.
Il gioco, il cui simbolo è proprio un paio di occhiali, richiede il superamento di prove avvincenti e risposte a quesiti sulla materia suddivisi in 5 livelli di difficoltà crescenti in modo che persone con un diverso livello di apprendimento possano giocare insieme (per un totale di 1320 domande).
Il gioco, che può essere utilizzato a scuola, ma anche per un pomeriggio di sfide appassionanti con gli amici e in famiglia, è stato pensato per i bambini della scuola primaria e il biennio della scuola secondaria. Piace a grandi e piccoli, perché arricchito da accattivanti illustrazioni e colori vivaci dalla matita di Andrea Valente.
La scatola gioco contiene anche un libretto per avvicinare i ragazzi alla matematica, un ulteriore strumento che li porta ad incentivare la capacità di osservazione e ad essere autonomi.
Il messaggio del gioco è “Sei capace di fare molta più matematica di quanto immagini!”.
Permette quindi di superare più facilmente la nota diffidenza di alcuni studenti verso questa disciplina. “Mettiti in gioco con.. la Matematica” è anche un utile strumento didattico, soprattutto in vista delle prove INVALSI, fonte di preoccupazione per alunni e docenti.
Le prove INVALSI, infatti richiedono molte capacità: implicano un’attenta lettura del testo, richiedono di trarre informazioni dalle figure, spingono a cogliere le relazioni tra le informazioni fornite, invitano a recuperare informazioni precedentemente acquisite.
Non tutti gli studenti sono in grado di costruire un legame diretto tra quello che gli viene insegnato teoricamente rispetto a ciò che devono concretamente utilizzare, ma con “Mettiti in gioco con… la Matematica” costruire i nessi diventa un approccio naturale, una logica di consuetudine.
Il gioco è entrato a far parte anche delle proposte laboratoriali del centro matematita in piccolo e grande formato con un grande tabellone (4x4m) per renderlo ancora più interattivo.
Il gioco è stato presentato in anteprima in occasione di due manifestazioni italiane molto importanti “Bergamo Scienza” e il Festival della Scienza di Genova in cui ha suscitato molto interesse tra docenti, operatori e famiglie, oltre che tra bambini e ragazzi che per primi hanno avuto occasione di sperimentarlo.
“Mettiti in gioco con… la Matematica” un innovativo supporto per preparare gli alunni alle prove INVALSI e per divertirsi tutti insieme a VEDERE la matematica.
Il gioco in scatola è in vendita a 33 euro nelle migliori librerie e negozi di giocattoli o sul sito internet di Vannini Editrice www.vanninieditrice.it .
Il gioco si può acquistare online sul sito Vannini, nelle migliori librerie e negozi di giocattoli
Intervista realizzata alla dr.ssa Simonetta Di Sieno del centro matematita
(gioco educativo “Mettiti in gioco con… la Matematica”)
Come è nata l’idea di realizzare un gioco educativo sulla matematica?
Il Centro "matematita", essendo un centro interuniversitario di ricerca sulla comunicazione e l'apprendimento informale della matematica, si occupa anche di ideare e realizzare materiali di supporto all'insegnamento della matematica nella scuola pre-universitaria. Si può trattare di testi, di prodotti multimediali o di kit di laboratorio e - per la scuola dai 6 ai 13 anni - anche di giochi.
Tre anni fa, dai ragazzi e dai docenti che collaborano con "matematita" nell'ambito dei "Giochi on line" sono arrivate belle proposte di "Giochi dell'oca" matematici. Per consentirne un uso diffuso abbiamo proposto a Vannini di costruire insieme un gioco dell'oca che potesse avere una larga diffusione. Abbiamo avuto la fortuna di trovare persone interessate e competenti che hanno trasformato la nostra idea vaga nel "Mettiti in gioco... con la matematica" di oggi. A noi e' rimasto il compito di scegliere gli ambiti disciplinari su cui preparare le domande, di modularne la difficoltà rispetto all'eta' e alla prevedibile competenza, di preparare un'introduzione alla matematica che fosse il più vicina possibile alla ricchezza e al piacere che questa disciplina può dare ai ragazzi e agli adulti che non si lasciano fuorviare dai pregiudizi.
Perché consigliare un gioco come strumento didattico?
Imparare giocando e' una delle maniere più efficaci per imparare matematica, perche' permette quella costruzione autonoma delle competenze, quel "fare matematica" che spesso sono difficili nel normale contesto scolastico ma che sono fondamentali per acquisire un minimo di confidenza con i risultati, le tecniche e le idee della regina delle scienze.
Come mai le prove INVALSI spaventano studenti e genitori?
Credo che un motivo sia legato alla mancanza di abitudine a prove che misurino non solo l'apprendimento nel breve periodo ma anche la sua permanenza su tempi più lunghi e l'acquisizione di competenze nella gestione e nell'applicazione delle tecniche apprese (le verifiche a scuola sono previste per lo più sull'argomento appena svolto a lezione e cercano di misurare l'acquisizione di una tecnica, non la capacità di usarla in modo appropriato). Per superare questa preoccupazione e' utile costruire situazioni in cui i ragazzi siano indotti a rileggere e a organizzare quanto hanno appreso in modo autonomo, finalizzandolo a raggiungere un obiettivo.
Tutti sappiamo che la via più breve fra due punti e' il segmento che li unisce, ma usare questa informazione per risolvere un problema da giardiniere e' un'operazione che richiede qualche passaggio in più rispetto alla pura conoscenza teorica. Nulla di complicato da fare, ma se la prova Invalsi e' la prima occasione per farlo, l'ansia nasce naturalmente. In realtà le prove invalsi possono risultare più' facili degli usuali esercizi di scuola media, e soprattutto più "normali" per una persona "normale" che non va più a scuola da un po', che non ha studiato matematica ma che e' abituata a leggere le etichette dello yogurt e a non farsi infinocchiare dai grafici usati senza controllo sui giornali.
Quali sono state le prime opinioni dei docenti che gravitano intorno al centro matematita?
Mi sembra che le prime reazioni siano buone, qualche volta molto buone. E, cosa che non ci aspettavamo in questa misura, anche da parte di insegnanti che hanno a che fare con ragazzini più grandi. Ci sono arrivate alcune descrizioni di esperienze condotte a scuola in qualche occasione particolare, altre sappiamo che si stanno costruendo. Questo gioco si presta bene a fare un'operazione di pubblicità alla nostra disciplina nelle varie situazioni in cui ciò e possibile, dai centri di aggregazione alle biblioteche a... casa. (E non e' affatto detto che gli adulti se la cavino meglio dei ragazzi!). Esperienze e proposte di uso a scuola del gioco saranno pubblicate all'indirizzo http://www.quadernoaquadretti.it/scuola/ludoteca/occhiali_matematica.php